The Callisto Protocol Anteprima: orrore e splatter al Summer Game Fest | GamesVillage.it

2022-07-02 11:00:19 By : Ms. Nadine Chan

AnteprimeThe Callisto Protocol Anteprima: orrore e splatter al Summer Game Fest Daniele Di Clemente 12 Giugno 2022 Daniele Di Clemente 12 Giugno 2022 Mentre il 2 dicembre si fa sempre più vicino , The Callisto Protocol ha colto la palla al balzo del Summer Game Fest per mostrare ai potenziali giocatori un inedito, piccolo scampolo di gameplay. Come anticipato nella nostra precedente anteprima , il survival-horror spaziale in terza persona è il titolo d’esordio di Striking Distance Studios, un team di sviluppo nato con l’intento di creare nuove esperienze narrative nell’universo di PlayerUnknown’s Battlegrounds. Abbandonata la cornice contestuale del celebre battle royale di Bluehole, gli sviluppatori hanno quindi imboccato la strada giusta per rilasciare un erede spirituale della serie Dead Space, ed il breve reveal del gameplay di The Callisto Protocol mostra quanto il DNA del gioco derivi dal classico del 2008. The Callisto Protocol: è la tua vecchia vita, devi lasciarla andare Sebbene le somiglianze siano notevoli, le tonalità di Dead Space all’interno di The Callisto Protocol sono intenzionali, un effetto collaterale dello sviluppatore principale del progetto: l’originale Dead Space è infatti scaturito da un’idea di Glen Schofield, director del titolo targato Krafton, quando lavorava presso l’ormai defunta Visceral Games, ex EA Redwood Shores. Nel 2019, Schofield è diventato amministratore delegato di Striking Distance, con lo studio pronto a espandere la proprietà intellettuale di PUBG oltre l’influente battle royale. In soli tre anni, tuttavia, Striking Distance ha messo insieme un’avventura fantascientifica molto diversa da quella per cui era stato inizialmente concepito. The Callisto Protocol mette i giocatori nei panni di Jacob Lee, un detenuto della colonia carceraria Black Iron, situata su una delle tante lune di Giove, Callisto. Lee si ritrova in uno scenario da brivido, apparentemente causato dagli esperimenti orchestrati dai finanziatori della Black Iron, la United Jupiter Company. Rimosso dall’universo di PUBG, il gioco ci vede bloccati nella prigione di massima sicurezza, infestata da prigionieri mutati, privi di raziocinio ed eccezionalmente violenti. Date le credenziali di Schofield e le prime anticipazioni, abbiamo idea che i fan di Dead Space e degli horror fantascientifici in generale ne apprezzeranno di certo il gameplay. The Callisto Protocol sembra aver adottato una delle caratteristiche più rinomate del franchise di Electronic Arts, ovvero un visore multifunzione diegetico. Minimizzare gli elementi dell’HUD è una tattica comune per porre l’accento su quanto ci circonda, ma nel 2020, dopo l’annuncio del titolo, abbiamo avuto la conferma che avrebbe utilizzato un design simile per quanto riguarda la visualizzazione della salute del personaggio. Il nuovo filmato di gameplay svela ulteriormente che questa scelta di design incorpora anche la maggior parte dell’HUD, con le munizioni per l’arma attualmente equipaggiata che vengono mostrate su un display olografico. Il recente trailer di The Callisto Protocol, proiettato durante l’ultimo PlayStation State of Play, ha rimarcato le influenze tratte da Dead Space, ma questo nuovo filmato conferma che l’unica differenza sembra essere un mirino sovrapposto. Invece di un misuratore di salute verticale lungo la colonna vertebrale, Jacob Lee ha qualcosa di simile lungo la nuca. Non è chiaro se abbia un significato vero e proprio, ma l’ipotesi più accreditata è che si tratti di un innesto artificiale impiantato a tutti i prigionieri della Black Iron, nel qual caso potrebbe avere un ruolo nella narrazione, piuttosto che servire solo come meccanica di gioco in termini pratici. La tua nuova vita è interamente nelle mie mani Il video del Summer Game Fest ci ha fornito un’idea degli strumenti che avremo a disposizione quando fronteggeremo i mostri nella prigione di Black Iron. Il gameplay è persino più brutale del previsto, in gran parte grazie all’estremo quantitativo di violenza inflitta da quella che sembra essere una pistola di grosso calibro. Striking Distance Studios ha anche adottato la propensione di Dead Space per lo smembramento, manifestatosi soprattutto come risultato degli arti fatti esplodere dalla pistola di Lee. I giocatori hanno a disposizione anche attacchi in mischia, ma la meccanica di combattimento più allettante è quella nota come Grip, la “presa”, una sorta di abilità telecinetica che possiede diverse affinità con la Gravity Gun di Half-Life, permettendo ai giocatori di afferrare i nemici in aria prima di scagliarli in una qualsiasi direzione. L’efferatezza di The Callisto Protocol è stata ulteriormente evidenziata quando la dimostrazione ha indugiato su Lee che scaraventa un avversario contro un ventilatore industriale grazie alla Grip. Il gioco non avrà un multiplayer cooperativo come il terzo capitolo di Dead Space, ma sembra aver ereditato gli aggiornamenti incrementali delle armature protettive dalla serie: l’inizio della demo vede Lee con la sua tuta arancione da prigioniero e poi più avanti, in una sequenza separata, con indosso una sorta di tuta spaziale rinforzata. È possibile che si tratti solo di un cambiamento estetico, per consentire al giocatore di attraversare la superficie di Callisto, ma anche la pistola sembra aver ricevuto qualche potenziamento nella seconda clip, con un nuovo display olografico intorno all’estremità della canna. Sembra probabile dunque che The Callisto Protocol consentirà ai giocatori di ottenere migliorie progressive per l’equipaggiamento. I precedenti trailer hanno dato prova che ci troveremo dinanzi ad ogni tipo di aberrazione mutante, molte delle quali non sono ancora state viste in azione. Se la nuova creatura di Schofield (è proprio il caso di dirlo) vuole superare Dead Space, dovrà fare affidamento sui suoi nemici sia dal punto di vista della varietà che del gameplay: i necromorfi che hanno infestato gli incubi dei giocatori di tutto il mondo sono creature divenute ormai iconiche, e quest’ultima anticipazione di The Callisto Protocol lascia intendere che potrebbe essere in grado di offrire un carosello di mostruosità altrettanto soddisfacenti. La prima metà del video, che presumibilmente risale alle fasi iniziale del gioco, presenta nemici che sono poco più di zombie affamati di carne umana: lo smembramento sembra essere una strategia efficace in questi casi, anche se la rimozione degli arti inferiori non arresta necessariamente la loro avanzata. Di questi primi due obbrobri, uno sembra essere molto più massiccio dell’altro, forse capace di infliggere e assorbire più danni del suo collega di metamorfosi. Nella porzione conclusiva della demo, un mutante sputa una sorta di acido contro Lee, indice che sarà presente una vasta gamma di attacchi che i giocatori dovranno imparare a gestire. Di certo, l’eterogeneità dei trailer non è stato uno dei punti di forza del Summer Game Fest, ma Lee che viene spinto contro una sorta di attrezzatura industriale e trasformato violentemente in poltiglia è stato uno dei momenti più viscerali dell’intero showcase. Piattaforme: PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|SSviluppatore: Striking Distance StudiosPublisher: KraftonData di uscita: 2 dicembre 2022 Purtroppo il video si è concluso prima che si potessero vedere altre situazioni di gioco o mutanti ancora più spaventosi. Quasi certamente, prima dell’uscita ufficiale Striking Distance Studios lascerà emergere altre sezioni del gioco, magari spiegando qualcuna delle dinamiche interattive che lo aiuteranno a distinguersi da altri capolavori del genere, ma il gameplay aggiuntivo rivelato nel corso del Summer Game Fest è riuscito a fornirci uno sguardo rapido e al contempo assai eloquente in merito a cosa possiamo aspettarci dal prodotto finito. Tags Anteprima Krafton Striking Distance Studios Summer Game Fest The Callisto Protocol Daniele Di Clemente Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere. 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Mentre il 2 dicembre si fa sempre più vicino , The Callisto Protocol ha colto la palla al balzo del Summer Game Fest per mostrare ai potenziali giocatori un inedito, piccolo scampolo di gameplay. Come anticipato nella nostra precedente anteprima , il survival-horror spaziale in terza persona è il titolo d’esordio di Striking Distance Studios, un team di sviluppo nato con l’intento di creare nuove esperienze narrative nell’universo di PlayerUnknown’s Battlegrounds. Abbandonata la cornice contestuale del celebre battle royale di Bluehole, gli sviluppatori hanno quindi imboccato la strada giusta per rilasciare un erede spirituale della serie Dead Space, ed il breve reveal del gameplay di The Callisto Protocol mostra quanto il DNA del gioco derivi dal classico del 2008.

Sebbene le somiglianze siano notevoli, le tonalità di Dead Space all’interno di The Callisto Protocol sono intenzionali, un effetto collaterale dello sviluppatore principale del progetto: l’originale Dead Space è infatti scaturito da un’idea di Glen Schofield, director del titolo targato Krafton, quando lavorava presso l’ormai defunta Visceral Games, ex EA Redwood Shores. Nel 2019, Schofield è diventato amministratore delegato di Striking Distance, con lo studio pronto a espandere la proprietà intellettuale di PUBG oltre l’influente battle royale. In soli tre anni, tuttavia, Striking Distance ha messo insieme un’avventura fantascientifica molto diversa da quella per cui era stato inizialmente concepito. The Callisto Protocol mette i giocatori nei panni di Jacob Lee, un detenuto della colonia carceraria Black Iron, situata su una delle tante lune di Giove, Callisto. Lee si ritrova in uno scenario da brivido, apparentemente causato dagli esperimenti orchestrati dai finanziatori della Black Iron, la United Jupiter Company. Rimosso dall’universo di PUBG, il gioco ci vede bloccati nella prigione di massima sicurezza, infestata da prigionieri mutati, privi di raziocinio ed eccezionalmente violenti. Date le credenziali di Schofield e le prime anticipazioni, abbiamo idea che i fan di Dead Space e degli horror fantascientifici in generale ne apprezzeranno di certo il gameplay.

The Callisto Protocol sembra aver adottato una delle caratteristiche più rinomate del franchise di Electronic Arts, ovvero un visore multifunzione diegetico. Minimizzare gli elementi dell’HUD è una tattica comune per porre l’accento su quanto ci circonda, ma nel 2020, dopo l’annuncio del titolo, abbiamo avuto la conferma che avrebbe utilizzato un design simile per quanto riguarda la visualizzazione della salute del personaggio. Il nuovo filmato di gameplay svela ulteriormente che questa scelta di design incorpora anche la maggior parte dell’HUD, con le munizioni per l’arma attualmente equipaggiata che vengono mostrate su un display olografico. Il recente trailer di The Callisto Protocol, proiettato durante l’ultimo PlayStation State of Play, ha rimarcato le influenze tratte da Dead Space, ma questo nuovo filmato conferma che l’unica differenza sembra essere un mirino sovrapposto. Invece di un misuratore di salute verticale lungo la colonna vertebrale, Jacob Lee ha qualcosa di simile lungo la nuca. Non è chiaro se abbia un significato vero e proprio, ma l’ipotesi più accreditata è che si tratti di un innesto artificiale impiantato a tutti i prigionieri della Black Iron, nel qual caso potrebbe avere un ruolo nella narrazione, piuttosto che servire solo come meccanica di gioco in termini pratici.

Il video del Summer Game Fest ci ha fornito un’idea degli strumenti che avremo a disposizione quando fronteggeremo i mostri nella prigione di Black Iron. Il gameplay è persino più brutale del previsto, in gran parte grazie all’estremo quantitativo di violenza inflitta da quella che sembra essere una pistola di grosso calibro. Striking Distance Studios ha anche adottato la propensione di Dead Space per lo smembramento, manifestatosi soprattutto come risultato degli arti fatti esplodere dalla pistola di Lee. I giocatori hanno a disposizione anche attacchi in mischia, ma la meccanica di combattimento più allettante è quella nota come Grip, la “presa”, una sorta di abilità telecinetica che possiede diverse affinità con la Gravity Gun di Half-Life, permettendo ai giocatori di afferrare i nemici in aria prima di scagliarli in una qualsiasi direzione. L’efferatezza di The Callisto Protocol è stata ulteriormente evidenziata quando la dimostrazione ha indugiato su Lee che scaraventa un avversario contro un ventilatore industriale grazie alla Grip. Il gioco non avrà un multiplayer cooperativo come il terzo capitolo di Dead Space, ma sembra aver ereditato gli aggiornamenti incrementali delle armature protettive dalla serie: l’inizio della demo vede Lee con la sua tuta arancione da prigioniero e poi più avanti, in una sequenza separata, con indosso una sorta di tuta spaziale rinforzata. È possibile che si tratti solo di un cambiamento estetico, per consentire al giocatore di attraversare la superficie di Callisto, ma anche la pistola sembra aver ricevuto qualche potenziamento nella seconda clip, con un nuovo display olografico intorno all’estremità della canna. Sembra probabile dunque che The Callisto Protocol consentirà ai giocatori di ottenere migliorie progressive per l’equipaggiamento.

I precedenti trailer hanno dato prova che ci troveremo dinanzi ad ogni tipo di aberrazione mutante, molte delle quali non sono ancora state viste in azione. Se la nuova creatura di Schofield (è proprio il caso di dirlo) vuole superare Dead Space, dovrà fare affidamento sui suoi nemici sia dal punto di vista della varietà che del gameplay: i necromorfi che hanno infestato gli incubi dei giocatori di tutto il mondo sono creature divenute ormai iconiche, e quest’ultima anticipazione di The Callisto Protocol lascia intendere che potrebbe essere in grado di offrire un carosello di mostruosità altrettanto soddisfacenti. La prima metà del video, che presumibilmente risale alle fasi iniziale del gioco, presenta nemici che sono poco più di zombie affamati di carne umana: lo smembramento sembra essere una strategia efficace in questi casi, anche se la rimozione degli arti inferiori non arresta necessariamente la loro avanzata. Di questi primi due obbrobri, uno sembra essere molto più massiccio dell’altro, forse capace di infliggere e assorbire più danni del suo collega di metamorfosi. Nella porzione conclusiva della demo, un mutante sputa una sorta di acido contro Lee, indice che sarà presente una vasta gamma di attacchi che i giocatori dovranno imparare a gestire. Di certo, l’eterogeneità dei trailer non è stato uno dei punti di forza del Summer Game Fest, ma Lee che viene spinto contro una sorta di attrezzatura industriale e trasformato violentemente in poltiglia è stato uno dei momenti più viscerali dell’intero showcase.

Purtroppo il video si è concluso prima che si potessero vedere altre situazioni di gioco o mutanti ancora più spaventosi. Quasi certamente, prima dell’uscita ufficiale Striking Distance Studios lascerà emergere altre sezioni del gioco, magari spiegando qualcuna delle dinamiche interattive che lo aiuteranno a distinguersi da altri capolavori del genere, ma il gameplay aggiuntivo rivelato nel corso del Summer Game Fest è riuscito a fornirci uno sguardo rapido e al contempo assai eloquente in merito a cosa possiamo aspettarci dal prodotto finito.

Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.