Cavi elettrici in casa

2022-10-15 21:15:17 By : Mr. ydel ydel

Il cavo elettrico ha la funzione di connettere una fonte energetica a un’utenza. Parte fondamentale dell’impianto elettrico, esso è caratterizzato da un elemento principale, il conduttore, che trasferisce e trasporta l’energia. Il materiale di cui è composto è spesso il rame o l’alluminio. In base alla normativa CEI 20-29, i cavi elettrici, in funzione del conduttore a corda flessibile o a filo unico, si suddividono nelle classi 1, 2, 5, 6. Il migliore è quello a corda flessibile, perché oltre ad assicurare un’elevata flessibilità, abbassa di molto il pericolo di rottura. Ricoprendo il conduttore con uno strato isolante, si crea l’anima, un elemento che, a seconda del numero, definisce il cavo unipolare, bipolare etc. Si riempiono poi le fessure tra le anime e si applica uno schermo di protezione meccanica. Infine si avvolgono le anime con uno strato di guaina per proteggerle maggiormente dagli urti. Esistono diversi tipi di cavi elettrici, in questo articolo ci soffermeremo su quelli presenti negli impianti domestici.

I collegamenti elettrici degli impianti domestici sono caratterizzati da un cavo monofase a 220 V, formato da un conduttore per la fase (attivo) e un conduttore per il neutro (nullo). Data la bassa tensione dei cavi, l’impianto ha una ridotta pericolosità e proprio per questo motivo è il più adottato in ambito residenziale, dove si utilizzano apparecchi con una quantità di energia non molto elevata, in cui una sola fase è sufficiente. L’interruttore magnetotermico, che ha il compito di bloccare il flusso elettrico quando il carico risulta eccessivo, nel caso di edifici domestici entra in funzione quando si superano i 3 kW. Per alcuni dispositivi, come le pompe di calore, è però necessario un cavo trifase, comunemente utilizzato per edifici industriali, infatti la potenza supera i 6 kW. In questo caso ci sono 3 conduttori di fase e uno neutro. Un aspetto fondamentale è la portata dei cavi elettrici, cioè quanta corrente può attraversare il cavo, che deve essere stabile, in modo che la temperatura non risulti superiore a quella massima sopportabile dall’isolante.

Nella progettazione di un impianto elettrico domestico, si deve prestare massima attenzione al dimensionamento corretto di fili e cavi elettrici. Questi devono seguire la normativa ed avere un’idonea sezione, poiché nel caso in cui siano di dimensioni troppo basse si potrebbero avere problemi in fase di realizzazione e di esercizio dell’impianto.

Per capire come eseguire una corretta sezione del cavo elettrico, bisogna ricordare che quando la corrente attraversa il filo crea calore che aumenta tanto più è alta la resistenza che essi oppongono al transito dell’elettricità. Quindi è necessario che il filo non sia troppo sottile.

L’impianto domestico è formato da una linea principale, detta dorsale, da cui si dipanano le linee secondarie che arrivano agli interruttori. Per la scelta della sezione idonea si farà riferimento alla norma CEI 64-8 che si occupa di tutto ciò che concerne la bassa tensione. I cavi della dorsale devono avere sezione maggiore dei secondari, infatti si useranno cavi di 6 millimetri per i primi, mentre per le linee che collegano al frigorifero o alla lavatrice, la sezione sarà di 4 millimetri. I conduttori dell’impianto di illuminazione invece avranno 2,5 millimetri di sezione.

Punto interessante su cui soffermarsi sono i colori dei cavi elettrici. Ogni cavo ne possiede uno che ne identifica la funzione, in modo che l’impianto possa essere decifrato facilmente da un professionista nel settore. È possibile visionarli alzando la placca e scoprendo un interruttore. I colori fanno riferimento a una norma specifica, la CEI 64-8/5, che impone dei contrassegni per semplificare modifiche e manutenzioni.

Il colore del neutro è blu o azzurro-celeste. È il cavo in cui passa la corrente di ritorno, cioè quella che dopo aver acceso il dispositivo ritorna nel circuito.

I cavi elettrici verdi e gialli sono utilizzati per la messa a terra. Essi hanno la funzione di assicurare sicurezza, scaricando a terra possibili dispersioni di corrente dovute a guasti. Il cavo di messa a terra è collegato all’interruttore differenziale.

I cavi elettrici di fase sono di colore marrone o nero. Si deve prestare particolare attenzione a come vengono maneggiati perché la corrente che li attraversa è molto alta.

I fili della corrente non hanno lunghezze specifiche, ma più il cavo è lungo più alta sarà la caduta di tensione.

Questo accade in particolar modo per il cavo di alimentazione dal contatore: quest’ultimo trovandosi in molti casi all’esterno dell’abitazione, può essere molto lungo e avere cadute di tensione elevate tali da portare problemi all’impianto. Le caratteristiche del filo devono essere specificate con lettere e cifre sulla guaina.

Cavi elettrici sono proposti dall’azienda Com Cavi. Una tipologia a bassa tensione è ARE4R di tipo unipolare e multipolare. Dall’assenza di propagazione della fiamma e bassa emissione di fumi dannosi per l’uomo, ARE4R è in alluminio con isolamento in polietilene reticolato. È adoperato per trasportare la corrente in abitazioni residenziali nonché per edifici industriali e per impianti fotovoltaici.

L’azienda Alpicavi Srl offre diversi tipi di cavi elettrici per bassa tensione sia in rame che alluminio. G16 Top è un conduttore di rame a corda flessibile e rotonda con isolamento in gomma. Utilizzato in edifici civili, ha la finalità di ridurre la propagazione del fuoco e può essere posato sia all’esterno che all’interno.

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