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Nella galassia di Audi l'auto sportiva è premium, l'equilibrio su strada è il principio da cui non si devia, l'elaborazione non è tuning, ma quasi un giro di cesello su modelli che già dicono moltissimo. Su Audi RS 4 Avant Competition e Competition Plus quindi c'è di più. La ricerca ancora più estrema della precisione. Resta la forza di una vettura che ha trasformato la formula station wagon quasi in un marchio a parte, dove la concorrenza non arriva. RS 4 Avant è sempre stata giocata sull'agilità nella guida nel misto stretto, ma ora è oltre, con due pacchetti di evoluzione con il gusto vero delle sportive con dettagli tecnici da specialisti. Assetto e sospensioni regolabili, il lavoro della trazione integrale che valorizza la motricità al posteriore, motore con una nuova mappa che esalta il lavoro del cambio. Audi RS 4 Avant è in listino a partire da 98.600 euro, a cui si possono aggiungere ora il pacchetto Competition da 10.000 euro o quello Competition Plus da 15.000 euro. Entrambi sono prezzi ancora orientativi, in attesa dell'avvio dei preordini a novembre. La nostra prova sul circuito veloce Ascari in Andalusia ne ha anticipato l'effetto. Splendido, ancora più incredibile per una station.

Cerchi da 20 pollici in nero con finiture tornite a specchio, pacchetto carbonio che include le calotte dei retrovisori esterni, i blade anteriori, la sezione inferiore delle minigonne e l’estrattore in fibre composite. Non ci aspettavamo di più per una questione di understatement, che si ripete in abitacolo, con modanature in lacca nero lucido per i fianchetti dei sedili si accompagnano i rivestimenti delle sedute RS in microfibra Dinamica e pelle Nappa.

Le Competition si riconoscono da ben altro, questo il messaggio, e sono segnali inequivocabili. Si nota all'occhio l'assetto ribassato di 10 millimetri, che può scendere di ulteriori 10 con l'opzione Competition Plus. Gli ammortizzatori a ghiera regolabili manualmente sono una derivazione racing per davvero. Finora in alternativa alle sospensioni RS di serie, c'era solo l’assetto sportivo RS plus con Dynamic Ride Control che, grazie alla compensazione idraulica di rollio e beccheggio, è pensato per contrastare in modo rapido tanto il coricamento laterale quanto le alterazioni longitudinali.

I pacchetti Competition, e soprattutto quello Competition Plus, trasmettono anche visivamente sensazioni più estreme. Il precarico maggiorato delle molle offre la possibilità di regolare gli ammortizzatori in base a tre diverse tarature, con barre antirollio comunque più rigide di quelle utilizzate sulla RS 4 Avant "normale". Come se non bastasse, lo sterzo ora ha rapporto di 13,1:1 anziché 15,9:1, cioè è tecnicamente più diretto.

Le Competition accelerano da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi, ovvero due decimi più rapide rispetto alla versione standard, con una velocità massima che sale di 10 km/h, fino a quota 290 orari. Il motore 2.9 V6 biturbo da 450 Cv e 600 Nm di coppia è stato interessato da un lavoro di upgrade estremamente raffinato nella mappa di erogazione, che non produce incrementi di potenza o coppia ma esalta il cambio tiptronic a otto rapporti proprio nel momento del passaggio di marcia, con tempi d’innesto ridotti.

Nella trazione integrale permanente quattro, il differenziale centrale autobloccante ha una nuova regolazione che privilegia la ripartizione della spinta al retrotreno, mentre con il pacchetto Competition Plus arriva anche un setting più spinto per il differenziale sportivo posteriore, che distribuisce attivamente la coppia tra le ruote del medesimo asse.

L'entusiasmo arriva subito, con le parole dei tecnici Audi che raccontano del lavoro fatto per eliminare buona parte dei rivestimenti fonoassorbenti che isolano il V6 biturbo dall'abitacolo. Rispetto all'equilibrio assoluto dei modelli di Ingolstadt, è una scelta che racconta quanto ci sia di buono nella RS 4 Avant Competion Plus. Gli scarichi più liberi e il sound arrivano chiari e forti, ma anche cambio e differenziali sembrano più vivi e presenti, anche perché con 20 mm di altezza in meno da terra esistono in assoluto infinitamente meno filtri. C'è subito lo sterzo a prendere la scena, ancora più preciso nei piccoli movimenti, restando incisivo in quelli più decisi. Piccole pressioni disegnano le traiettorie. L'aria è RS, ma è più densa. La nuova mappa del motore trasforma il già eccellente cambio tiptronic a otto marce in una trasmissione con un feeling racing nel modo in cui tiene il limitatore prima del passaggio al rapporto superiore, lasciando fare, aspettando chi guida. Il merito sta nel cesello software all'elettronica di gestione del motore, identico per potenza alle altre RS 4 Avant ma più sostenuto nella parte alta dell'erogazione, che dai 2.000 prende il ritmo di una catapulta. Non brutale, ma decisissimo.

Il sistema Dynamic Ride Control limita i movimenti della carrozzeria in accelerazione e in curva, ma ora ha barre antirollio irrigidite: i cambiamenti rapidi di direzione portano a un comportamento composto, piatto. Non si scompone nulla, ma qualcosa cambia. Audi RS 4 Avant di suo nasce neutra, addirittura con qualche accenno di sottosterzo, con il muso che tende ad allargare in uscita di curva. Con il pacchetto Competition Plus viene modificata la risposta dei differenziali, con l'autobloccante centrale che ora smista più spinta alle ruote posteriori, e quello posteriore che amministra la trazione con più attenzione alla ruota esterna. La Avant così non allarga di muso neanche forzando, ma arriva a un'agilità perfino disarmante, gradevolmente sovrasterzante, che fa muovere di più la coda in accelerazione. C'è un gusto più vivo, una precisione da rasoio e grandissima agilità nello stretto. Sensazioni forti anche senza perdere l'equilibrio.

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