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Il gruppo elettrogeno torna utile in innumerevoli situazioni. Che si abbia bisogno di luce in aperta campagna, lontani dall’accesso alla rete elettrica o che l’impianto di casa nostra non stia funzionando e abbiamo necessariamente bisogno di corrente, il gruppo elettrogeno è lo strumento più utile e provvidenziale. Esso produce energia elettrica e, come abbiamo visto, incorre in nostro soccorso nelle situazioni più emergenziali.
Esistono gruppi elettrogeni per la casa, caratterizzati dalle loro dimensioni compatte e gruppi elettrogeni più potenti, ad uso professionale, dalla stazza ingombrante e la costruzione sofisticata. Strumenti del genere sono appannaggio di aziende esperte del settore che, oltre a adoperarli nelle loro operazioni quotidiane, talvolta le cedono anche dietro corrispettivo. Ad esempio, Ornsrl offre noleggio attrezzature a Torino. Di seguito, vi presentiamo una guida dettagliata alla scoperta dei gruppi elettrogeni e del loro principio di funzionamento.
Come già precedentemente accennato, un gruppo elettrogeno è uno strumento in grado di fornire energia elettrica. In particolare, l’oggetto si occupa di trasformare l’energia termica prodotta dalla combustione di un combustibile qualsiasi: dal gasolio al metano, fino ad arrivare a benzina e GPL, in energia elettrica. Ovviamente, la suddetta trasformazione segue dei passaggi specifici.
Il combustibile viene, innanzitutto, caricato sul dispositivo passando nel serbatoio, oppure, in presenza di predisposizione di utilizzo al metano, lo strumento può presentare la possibilità di collegamento alla rete pubblica. Il combustibile alimenta un motore a scoppio, impegnato a trasformare l’energia termica prodotta dalla combustione in meccanica.
Successivamente, l’energia meccanica diventa elettrica, per mezzo di un alternatore. L’energia elettrica appena ricavata sarà in grado di alimentare senza problemi un impianto elettrico. Ovviamente, migliore è la qualità dello strumento, migliore sarà la sinusoide prodotta dall’alternatore. In questo modo, anche la qualità dell’energia prodotta aumenterà di pari passo.
Abbiamo già visto che esistono gruppi elettrogeni funzionanti per mezzo di combustibili differenti. I più economici sono, generalmente, alimentati a benzina. Questi, sono soggetti ad un consumo di carburante maggiore rispetto alla potenza effettiva che erogano. Quello diesel, invece, ha un costo maggiore, presentando consumi notevolmente ridotti. Infine, i dispositivi a metano o GPL consumano molto meno di quelli a combustibile fossile.
Per questa ragione, il loro prezzo è particolarmente alto. Al di là del risparmio nel tempo, però, questi possono essere collegati alla rete civile con il tubo del GAS oppure utilizzati con una bombola, essendo, tra l’altro, rispettosi nei confronti dell’ambiente. Generalmente, il gruppo elettrogeno può avere come uscita una corrente trifase fino a 400 V e monofase fino a 220 V.
L’acquisto di un gruppo elettrogeno non è, nella stragrande maggioranza dei casi, la scelta migliore. Fare un utilizzo sporadico dell’oggetto, ci rende già propensi al noleggio. Sono diverse, del resto, le ragioni che rendono il noleggio del gruppo elettrogeno la scelta migliore per adoperarlo. Innanzitutto, citiamo l’opzione di scegliere di adoperare il dispositivo solo nel caso in cui ne avessimo davvero bisogno.
Inoltre, con partita IVA sarà possibile detrarre l’intero importo pagato per il noleggio dello strumento dalle tasse. Noleggiando un gruppo elettrogeno, non dovremo preoccuparci di eventuali contratti di leasing o finanziaria che ci forzeranno a pagare per anni l’oggetto acquistato.
Tenendo conto del prezzo irrisorio rappresentato dal noleggio di un gruppo elettrogeno, sembra chiaro che una soluzione del genere sia in grado di salvare tempo, denaro ed energie investibili in altro modo, sia che si tratti di un uso domestico che di un uso industriale, ma saltuario, vista anche che uno strumento a noleggio non richiede una manutenzione approfondita da parte dell’utilizzatore.
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